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Dissesto idrogeologico: definizione, rischi e come prevenirlo

Dissesto idrogeologico: definizione, rischi e come prevenirlo
Dissesto idrogeologico: definizione, rischi e come prevenirlo
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Di questi tempi si sente spesso parlare di dissesto idrogeologico: questo processo riguarda il degrado dell’integrità del suolo, e le cause sono molteplici, ma sono tutte riconducibili alle attività dell’uomo. I dissesti idrogeologici creano seri danni a livello economico, ambientale e sociale, e per questo motivo è necessario capire il significato di questo termine, le cause del fenomeno e come prevederne i danni.

Cos'è il dissesto idrogeologico?

Una definizione semplice di questo temine è quella che lo descrive come l’insieme dei processi che provocano la degradazione del suolo e del territorio. Queste dinamiche di tipo morfologico sono causate da diversi fattori, e portano ad una serie di conseguenze particolarmente gravi, come ad esempio sprofondamenti, alluvioni, frane e valanghe.

Da molto tempo gli esperti stanno analizzando questa problematica, realizzando rilevamenti sempre più accurati per stabilire il rischio idrogeologico di ogni territorio. Grazie a questo lavoro, è possibile individuare le aree più esposte al dissesto idrogeologico: in questo modo, le autorità possono mettere a punto delle strategie d’intervento e prevenzione adeguate al livello di fragilità di ogni zona.

Fattori e cause del dissesto idrogeologico

Le cause legate al dissesto idrogeologico sono perlopiù riconducibili soprattutto alle attività antropiche, ovvero ad una serie di processi innescati dall’uomo stesso. Anche se in minima parte, anche la geomorfologia di un territorio può influire su questo processo.

Numerosi sono i fattori che contribuiscono alla degradazione del suolo: questi elementi sono spesso interconnessi tra loro. Tuttavia, è possibile distinguere alcune cause specifiche riconducibili allo sviluppo moderno e ad una gestione poco accorta del suolo. Tra questi, troviamo, ad esempio, la cementificazione, l’abusivismo edilizio, la deforestazione e l’agricoltura intensiva.

Gli impatti del dissesto idrogeologico

Gli impatti legati al dissesto idrogeologico sono molto estesi, e a causa di questo fenomeno si verificano molte calamità naturali che hanno poi effetti devastanti sulla popolazione. In particolare, si è rilevato un aumento di fenomeni come frane, alluvioni e valanghe, che vanno poi ad incidere pesantemente sulla vita quotidiana delle persone, mettendole in serio pericolo e minando la loro sicurezza quotidiana.

Prevenzione e Mitigazione

Grazie a diversi studi e ricerche, ad oggi è possibile prevenire il dissesto idrogeologico: tuttavia, tali interventi non sono sempre semplicissimi da applicare concretamente. Per prendersi cura in modo efficace di un territorio è necessario investire in risorse economiche adeguate, ma anche in una cultura incentrata sulla sostenibilità e la gestione ottimale del suolo.

  

Le soluzioni più efficaci per ridurre il dissesto idrogeologico ci sono, ad esempio, la riforestazione delle aree boschive deforestate, il controllo dello sviluppo urbano nel rispetto del ciclo idrogeologico, la pulizia e manutenzione dei corsi d’acqua, il recupero e stabilizzazione dei terreni d’altura e il contrasto dell’abusivismo edilizio.

Alcuni casi concreti

Nel nostro Paese ci sono molti esempi di questo fenomeno, poiché l’Italia è uno dei paesi con il maggior rischio idrogeologico. Un esempio si può riscontrare nel rilevato aumento dell’incidenza di frane. La banca dati del Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia), realizzato dall’ISPRA insieme alle Province Autonome e alle Regioni, ha rilevato ben 625.199 frane nel nostro Paese nel periodo tra il 2018 e il 2021. Questi eventi hanno interessato una superficie pari a circa l’8% dell’intero territorio nazionale.

  

Da questi dati si comprende la necessità di agire sul territorio in modo consapevole, rispettando la natura e costruendo con coscienza, per evitare di arrivare a situazioni limite.

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