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Ambiente & Territorio

Cos'è il regolamento SFDR? scopri a chi si rivolge

Cos'è il regolamento SFDR? scopri a chi si rivolge
Cos'è il regolamento SFDR? scopri a chi si rivolge

Data Articolo: 25.11.2025

Così come avviene da tempo in altri ambiti, l’applicazione dei principi ESG è diventata frequente anche nel settore dei servizi finanziari, grazie soprattutto alla costituzione di un quadro normativo fortemente armonizzato a livello europeo e profondamente disciplinato a livello sia legislativo che regolamentare. All’interno di queste regolamentazioni, svolge un ruolo primario il Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR). Scopriamo scopri cos'è questa normativa europea e a quali operatori si applica nel settore degli investimenti.

Cos’è il Sustainable Finance Disclosure Regulation

Il Sustainable Finance Disclosure Regulation è una normativa chiave dell'Unione Europea (Regolamento UE 2019/2088) entrata in vigore nel marzo 2021, con obblighi rafforzati dal gennaio 2023. Questo regolamento è uno strumento fondamentale della strategia europea per la "Finanza Sostenibile".

Il suo scopo primario è migliorare la trasparenza nel mercato degli investimenti sostenibili, aiutando gli investitori a distinguere e confrontare le diverse strategie ESG (Environmental, Social, Governance) disponibili. 

Gli obiettivi principali

L'SFDR mira a garantire chiarezza nelle informazioni fornite, indirizzando i capitali verso settori che contribuiscono alla transizione ecologica e sociale. Scopriamo più da vicino le diverse finalità legate all’introduzione della normativa:

  • Standardizzare le informazioni: fornire agli investitori e al pubblico informazioni coerenti e comprensibili sui fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) legati agli investimenti.
  • Aumentare la trasparenza: obbligare le società finanziarie a divulgare come integrano la sostenibilità nei loro processi di investimento e i rischi associati.
  • Favorire investimenti sostenibili: creare un ambiente favorevole alla crescita degli investimenti sostenibili e verdi, canalizzando i capitali verso un'economia più sostenibile.
  • Contrastare il greenwashing: rendere più difficile la pratica di presentare in modo fuorviante prodotti finanziari come "sostenibili" senza che lo siano realmente. 

Quali sono i destinatari del Regolamento SFDR

Ma a chi si applica il Sustainable Finance Disclosure Regulation? L'ambito di applicazione dell'SFDR è ampio e si estende principalmente a tutti gli attori che operano nei mercati finanziari dell'Unione Europea. Il regolamento impone obblighi di divulgazione a:

  • Attori dei mercati finanziari: come le società di gestione di fondi, le istituzioni finanziarie e gli operatori di mercato. Devono divulgare come integrano (o meno) i fattori ESG nelle loro decisioni di investimento e nelle loro politiche di remunerazione.
  • Consulenti finanziari: coloro che forniscono consulenza sui prodotti finanziari.
  • Entità extra-europee: anche le entità non europee che commercializzano prodotti finanziari nell'UE devono rispettare alcune disposizioni del regolamento.

Livelli di normativa: la classificazione dei prodotti finanziari

L'SFDR introduce un sistema di classificazione basato su tre categorie principali, note come "Articoli", che indicano il livello di impegno di sostenibilità di un prodotto:

  • Grey Green (Articolo 6): prodotti che non promuovono caratteristiche ambientali o sociali.
  • Light Green (Articolo 8): prodotti che promuovono caratteristiche ambientali o sociali e possono includere investimenti sostenibili, ma senza che questo sia l'obiettivo principale.
  • Dark Green (Articolo 9): prodotti che hanno come obiettivo principale investimenti sostenibili (ambientali o sociali) e mirano a ottenere specifici risultati in termini di sostenibilità.

Gli obblighi per i gestori, in particolare per i prodotti Articolo 8 e 9, includono la dichiarazione di come i rischi di sostenibilità vengono considerati e, per l'Articolo 9, la divulgazione degli obiettivi specifici di sostenibilità e la percentuale di investimenti allineati alla Tassonomia Europea. L'intento è che gli investitori possano valutare meglio la componente ESG e fare scelte di investimento consapevoli.

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