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Idratazione & Gusto

Quanti tipi di acque minerali naturali esistono

Quanti tipi di acque minerali naturali esistono
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Le acque minerali naturali possono essere molto diverse l’una dall’altra. Sono ben distinte dalle “acque potabili destinate al consumo umano” e devono rispettare caratteristiche specifiche. In base alla normativa Europea, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 8 ottobre 2011 n. 176 le acque minerali commerciabili possono essere suddivise in varie categorie.

Il Residuo fisso nell'acqua

La classificazione delle acque minerali avviene principalmente in base al valore del residuo fisso, ovvero la quantità di sali minerali e oligoelementi contenuti in un litro

Le acque minerali si differenziano tra loro in base al tipo e alla quantità di Sali minerali in esse contenuti: per ottenere questo dato, viene analizzato il sedimento residuo lasciato da un litro di acqua minerale fatta evaporare a 180°. Questo dato si può controllare sull’etichetta di ciascuna acqua minerale, dove viene espresso in milligrammi per litro (mg/l).

La quantità di Sali minerali nell’acqua

In base alla quantità di residuo fisso, quindi, è possibile distinguere le acque minerali nelle seguenti categorie:
 

  • acqua minimamente mineralizzata (fino a 50 milligrammi di residuo fisso per litro di acqua). Si tratta di acque definite “leggere” che favoriscono la diuresi.
     
  • acqua oligominerale, cioè povera di sali minerali (da 51 a 500 milligrammi per litro). Generalmente contengono poco sodio, e possono essere bevute a tavola ogni giorno. Tra i vari benefici svolgono anche un’ottima azione diuretica. In Italia queste sono quelle maggiormente diffuse, oltre il 61% di tutte quelle presenti sul territorio.. Queste acque minerali sono spesso indicate come idonee per l’alimentazione dei lattanti e per la ricomposizione del formule di latte in polvere, perché non ne alterano i valori dei componenti nutritivi.

     

  • acqua mediamente mineralizzata (da 501 a 1.500 milligrammi per litro). Questo tipo di acqua contiene un’alta percentuale di sali minerali.
     
  • acqua  ricca di sali minerali (oltre 1.500 milligrammi per litro). Sono acque minerali molto ricche di sali. Possono avere delle caratteristiche molto particolari e specifiche e proprietà favorevoli alla salute, difficilmente sono idonee al consumo quotidiano ed in caso è necessario consultare il proprio medico.

I tipi di sali minerali nell’acqua

La normativa italiana attualmente in vigore dispone una classificazione delle acque minerali che si basa sugli elementi chimici predominanti e qualificanti in base ai quali è possibile prevedere, almeno in via teorica, gli effetti biologici, dietetici e medicamentosi di un'acqua minerale.

I più comuni Sali minerali presenti nell’acqua sono: magnesio, ferro, calcio, silicio e sodio, presenti sotto forma di carbonati, solfuri e cloruri, e il potassio. Quindi, in base ai tipi e alla quantità di Sali minerali presenti nell’acqua, le acque si distinguono in: 

  • acque contenenti bicarbonato - tenore di bicarbonato > 600 mg/l
     
  • acque solfate - tenore dei solfati > 200 mg/l
     
  • acque clorurate - tenore di cloruro > 200 mg/l
     
  • acque calciche - tenore di calcio > 150 mg/l
     
  • acque magnesiache - tenore di magnesio > 50 mg/l
     
  • acque fluorate (o contenenti fluoro) - tenore di fluoro > 1mg/l
     
  • acque ferruginose (o contenenti ferro) - tenore di ferro > 1mg/l
  • acqua acidula - la quantità di anidride carbonica è maggiore di 250 milligrammi per litro
  • acque sodiche - tenore di sodio > 200 mg/l
     
  • acque iposodiche (indicate per le diete povere di sodio) - tenore di sodio < 20 mg/l

Contenuto di gas (anidride carbonica) nell'acqua

Infine, le acque possono essere ulteriormente classificate in base al contenuto in gas presente al loro interno: 
 

  • acqua piatta - acqua naturale non gassata, imbottigliata come sgorga dalla sorgente
     
  • acqua gassata - addizionata con anidride carbonica
     
  • acqua naturalmente gassata o effervescente naturale - l’anidride carbonica è presente naturalmente alla sorgente e il suo valore è uguale o supera i 250 milligrammi per litro
     
  • acqua parzialmente o totalmente degassata - viene eliminato o diminuito il naturale contenuto di anidride carbonica
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