Definizione, cause, conseguenze e soluzioni dei cambiamenti climatici
Il clima del Pianeta negli ultimi anni sta cambiando in modo repentino: ciò è dovuto a diversi fattori che modificano l’andamento naturale dele etemperature nel corso dell’anno, con conseguenze non poco preoccupanti come la sempre più maggiore frequenza di fenomeni climatici sempre più estremi.
Scopriamo in cosa consistono i cambiamenti climatici, gli effetti e in che modo è possibile intervenire per attenuarli.
Cosa sono i cambiamenti climatici
Il termine cambiamento climatico indica la variazione del clima della Terra, ovvero le variazioni nel tempo e nello spazio di uno o più parametri ambientali e climatici nei loro valori medi. I principali parametri ambientali riguardano temperature, precipitazioni, nuvolosità, temperature degli oceani, distribuzione e sviluppo di piante e animali.
La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici utilizza il termine "mutamenti climatici" solo per riferirsi ai cambiamenti climatici prodotti dall'uomo, mentre per indicare quello generato da cause naturali utilizza l’espressione "variabilità climatica". Secondo il Glossario Dinamico ISPRA-CATAP, per "cambiamenti climatici" si intende qualsiasi cambiamento di clima attribuito direttamente o indirettamente ad attività umane, il quale altera la composizione dell'atmosfera mondiale e si aggiunge alla variabilità naturale del clima osservata in periodi di tempo comparabili.
I cambiamenti climatici nella storia
Sin dalla fine degli anni ’70, gli scienziati sono diventati sempre più bravi a cercare e individuare i segnali del cambiamento climatico causato dall’uomo. I primi mutamenti climatici sono iniziati nel 1800 quando gli esseri umani hanno iniziato a bruciare combustibili fossili durante la rivoluzione industriale. Secondo i dati forniti dal Programma europeo di osservazione della terra Copernicus, a livello globale gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi della storia e anche il decennio 2010-2019 è stato il più caldo da quando esistono registrazioni attendibili e regolari della temperatura.
Secondo le rilevazioni dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), l’aumento della temperatura in Europa, rispetto ai valori pre-industriali, è stato di circa 1,0°C per il sistema terra-oceano, 1,3°C sulla terraferma, maggiore quindi di quello globale. Negli ultimi 50 anni sono stati osservati nel vecchio continente cambiamenti nella distribuzione degli estremi di temperatura e, in particolare, un aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi di caldo intenso e una diminuzione degli episodi contraddistinti dalle basse temperature. Secondo recenti studi del CNR-ISAC, le temperature medie annuali in Italia sono cresciute negli ultimi due secoli di 1,7°C (pari a oltre 0,8°C per secolo), ma il contributo più rilevante a questo aumento è avvenuto in questi ultimi 50 anni, per i quali l’aumento è stato di circa 1,4°C (pari a circa 2,8°C per secolo).
Le cause dei cambiamenti climatici
La cause dei cambiamenti climatici sono diverse e strettamente legate tra loro. Le principali sono:
Attività industriale: gli esperti ritengono che i cambiamenti climatici globali nel corso dell'ultimo secolo siano quasi esclusivamente di origine antropologica: la combustione di carbone, petrolio e gas durante i processi industriali produce anidride carbonica e ossido di azoto, causando la presenza di gas serra in eccesso nell’atmosfera.
Deforestazione: anche la deforestazione contribuisce al surriscaldamento del Pianeta: gli alberi aiutano a regolare il clima assorbendo CO2 dall'atmosfera. Abbattendoli, quest'azione viene a mancare e la CO2 immagazzinata negli alberi viene rilasciata nell'atmosfera, alimentando in tal modo l'effetto serra.
Attività agricole: contribuiscono ai cambiamenti climatici anche lo sviluppo dell’allevamento di bestiame (bovini e gli ovini producono grandi quantità di metano durante il processo di digestione), i fertilizzanti azotati (producono emissioni di ossido di azoto) e i gas fluorurati emessi da particolari apparecchiature e prodotti.
- Abitudini e stili di vita: i comportamenti umani orientati a un consumo eccessivo delle risorse prodotte pesa sul pianeta e richiede la produzione di una quantità di energia non sostenibile tramite la combustione di carbone, gas naturale e petrolio.
Effetto Serra e cambiamenti climatici
La causa principale dei cambiamenti climatici è l'effetto serra, dovuto alla presenza di gas serra nell’atmosfera. Si tratta di gas che assorbono l'energia termica: i più comuni sono anidride carbonica, metano e ozono, protossido di azoto e gas fluorurati. Essi agiscono come una coperta avvolta intorno alla terra, intrappolando parte del calore del sole nella nostra atmosfera. Più sono i gas serra nella nostra atmosfera, più calore viene intrappolato.
Biodiversità e cambiamenti climatici
I cambiamenti del clima portano inoltre ad una riduzione della biodiversità causata dal mutamento dell’habitat di molte specie marine e terrestri: cambiando le caratteristiche del luogo che da sempre è casa di alcune specie animali, quest'ultime rischiano di estinguersi se non saranno capaci di adattarsi.
Le conseguenze dei cambiamenti climatici
Secondo il rapporto “Climate Change 2007: The Physical Science Basis”, il riscaldamento globale è un fenomeno che ha iniziato a svilupparsi a partire dalla fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo e tuttora in corso, portando all'aumento della temperatura media globale e da fenomeni atmosferici a esso associati.
Secondo l’Unione Europea, i cambiamenti climatici interessao tutte le regioni del mondo, le cui conseguenze si ripercuotono su molti aspetti diversi della nostra vita:
Conseguenze naturali: aumento delle temperature massime e minime, aumento del livello e delle temperature dei mari, aumento delle precipitazioni intense, scioglimento e ritiro dei ghiacciai e del permafrost, siccità e incendi boschivi.
Minacce sociali: i cambiamenti climatici contribuiscono a mettere a rischio la salute delle persone, minacciare la sopravvivenza di alcune popolazioni più vulnerabili, determinare modifiche nei settori produttivi, ad esempio nell'agricoltura e nel turismo.
Minacce per le imprese: gli effetti dei cambiamenti climatici possono mettere a repentaglio l’attività in diversi settori imprenditoriali: da quello agricolo a quello industriale, dal settore energetico a quello turistico. Gli stessi edifici e le infrastrutture possono essere vulnerabili ai cambiamenti climatici a causa della loro progettazione o della loro ubicazione.
- Minacce territoriali: scioglimento dei ghiacciai nell’Artico e al Nord Europa, inondazioni, clima torrido nelle regioni mediterranee sono solo alcuni delle conseguenze territoriali legate ai cambiamenti climatici, con implicazioni riguardanti anche zone di montagna e centri urbani con forte densità di popolazione.
Biodiversità e cambiamenti climatici
I cambiamenti del clima portano inoltre ad una riduzione della biodiversità causata dal mutamento dell’habitat di molte specie marine e terrestri: cambiando le caratteristiche del luogo che da sempre è casa di alcune popolazioni e specie animali, esse rischiano di estinguersi se non saranno capaci di adattarsi.
Tra le conseguenze indirette legate ai cambiamenti climatici, troviamo inoltre anche una serie di effetti che si percuotono sulla salute umana e sugli animali:
aumento delle carestie alimentari e idriche, in particolare nei Paesi in via di sviluppo
rischi per la salute dovuti alle crescenti temperature dell’aria e alle ondate di caldo
conseguenze economiche legati ai danni climatici
- maggiore diffusione di parassiti e agenti patogeni
Scioglimento dei ghiacciai e cambiamenti climatici
Tra gli effetti legati ai cambiamenti climatici in atto da anni troviamo lo scioglimento dei ghiacciai: l’aumento delle temperature medie registrate, infatti, ha conseguenze dirette e immediatamente misurabili sullo scioglimento dei ghiacciai e sul conseguente aumento del livello degli oceani.
Soluzioni e rimedi per attenuare i cambiamenti climatici
Per fermare il cambiamento climatico secondo gli scienziati occorre ridurre la quantità di emissioni di gas serra rilasciate dalle attività umane in tutto il mondo. I governi, le imprese e gli individui di tutto il mondo possono tutti contribuire a questo.
I paesi dell'Unione Europea hanno fissato obiettivi vincolanti in materia di emissioni per settori chiave dell'economia al fine di ridurre in modo sostanziale le emissioni di gas a effetto serra. Nel dicembre 2020, alla luce dell'impegno dell'UE di aumentare la sua ambizione in materia di clima in linea con l'accordo di Parigi, i leader dell'UE hanno approvato un obiettivo UE vincolante di riduzione interna netta delle emissioni di gas a effett o serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Nel 2019 i leader dell'UE hanno approvato l'obiettivo di realizzare un'UE a impatto climatico zero entro il 2050 durante una riunione del Consiglio europeo. Ciò significa che entro il 2050 l'UE ridurrà drasticamente le sue emissioni di gas a effetto serra e individuerà modalità per compensare le emissioni rimanenti e inevitabili.
Anche i comuni cittadini possono contribuire a fermare il cambiamento climatico in atto attraverso l’adozione di una serie di comportamenti e abitudini quotidiane per ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera:
l’uso di lampadine LED al posto di quelle a incandescenza
la riduzione dei consumi di luce ed energia in casa legata ad elettrodomestici come lavatrice e lavastoviglie
l’utilizzo dei mezzi pubblici o lo spostarsi in bicicletta e a piedi quando possibile.
Bibliografia:
* Annual Global Analysis for 2019; Nasa e and National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa)