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Ambiente e Territorio

Come ridurre le emissioni di CO2? Ecco semplici azioni e soluzioni

Come ridurre le emissioni di CO2? Ecco semplici azioni e soluzioni
Come ridurre le emissioni di CO2? Ecco semplici azioni e soluzioni
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Le emissioni di gas serra sono tra i principali responsabili dei cambiamenti climatici. L'anidride carbonica è uno dei gas serra più importanti: oltre ad essere presente in maniera naturale nell’atmosfera, essa viene prodotta attraverso l’attività umana. 

Per ridurre le emissioni di CO2 è necessario adottare un approccio multidiensionale, che coinvolga vita quotidiana, mobilità consumi e attività industriale. Dall’uso di energia irnnovabile all’utilizzo di mezzi di trasporto più sostenibili, scopriamo alcuni consigli e soluzioni per ridurre le emissioni di CO2.

La riduzione delle emissioni di CO2 in Italia

Secondo il Rapporto “Transizione energetica e grandi aziende. Andamento e impatto economico in Italia e in Europa”, pubblicato da Rome Business School, l’Italia ha tagliato le emissioni di CO2 del 7,7% nel 2023 e allo stesso tempo ha registrato una forte crescita della produzione delle rinnovabili. Secondo l’analisi, l’Italia sarebbe in linea con gli obiettivi europei al 2030 e dovrebbe “superare il suo obiettivo” rispetto “alla quota di utilizzo di energie rinnovabili, raggiungendo il 40,5%“.

Le politiche e le misure messe in campo dall’Italia per ridurre le emissioni di CO2 e mitigare i cambiamenti climatici sono guidati dagli impegni adottati a livello europeo e internazionale attraverso l’adesione all’Accordo di Parigi (2015) e al Green Deal Europeo; quest’ultimo sancisce le linee guida per “trasformare l'UE in una società giusta e prospera, dotata di un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva che nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall'uso delle risorse.”

In questo contesto, la strategia nazionale di lungo termine ha individuato i possibili percorsi per raggiungere, nel nostro Paese, al 2050, una condizione di “neutralità climatica”, nella quale le residue emissioni di gas a effetto serra sono compensate dagli assorbimenti di CO2 e dall’eventuale ricorso a forme di stoccaggio geologico e riutilizzo della CO2 (CCS-CCU).

Al fine di raggiungere la neutralità climatica, la strategia passa attraverso tre tappe:

- una riduzione spinta della domanda di energia, connessa in particolare ad un calo dei consumi per la mobilità privata e dei consumi del settore civile;

un cambio radicale nel mix energetico a favore delle rinnovabili (FER), coniugato ad una profonda elettrificazione degli usi finali e alla produzione di idrogeno, da usare tal quale o trasformato in altri combustibili, anche per la decarbonizzazione degli usi non elettrici;

un aumento degli assorbimenti garantiti dalle superfici forestali (compresi i suoli forestali) ottenuti attraverso la gestione sostenibile, il ripristino delle superfici degradate e interventi di rimboschimento, accompagnato, eventualmente, dal ricorso a forme di CCS-CCU.

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Non solo a livello industriale; anche nel nostro piccolo possiamo fare una grande differenza e impegnarci per ridurre le emissioni di CO2 ogni giorno attraverso semplici gesti, alcuni accorgimenti e pochi cambiamenti.

Ecco alcuni esempi:

  • spostarsi in città usando auto eco-friendly, sfruttare il car sharing, utilizzare più spesso la bicicletta o i mezzi pubblici, optare per macchine elettriche o ibride e quando possibile muoversi a piedi.
  • ridurre i consumi energetici quando possibile, optando per prodotti a lunga durata e, soprattutto, evitando gli sprechi di energia elettrica. Ciò è possibile, ad esempio, utilizzando elettrodomestici a basso e adottando soluzioni di illuminazione al LED.
  • adottare la filosofia delle tre “R”: Riduci, Riusa, Ricicla. “L’usa e getta” incontrollato incide sulla salute del pianeta. La produzione di qualsiasi oggetto determina una inevitabile emissione di anidride carbonica, oltre ad accrescere la quantità di rifiuti che arrivano discariche.
  • ridurre l’utilizzo di elettrodomestici e acqua corrente: non sfruttare il carico completo della lavatrice o far scorrere l’acqua del rubinetto più del necessario, soprattutto se calda, implica l’attivazione di caldaie e boiler che producono CO2. Altri esempi di attività a minor spreco sono l’uso della lavastoviglie al posto del lavandino per il lavaggio di piatti e posate e l’evitare l’uso eccessivo dell’aria condizionata.
  • investire nelle energie rinnovabili: l’adozione di pannelli fotovoltaici e di impianti e tecnologie di ultima generazione che sfruttano fonti di energia pulita come l’idrogeno, oltre a ridurre l'emissione di anidride carbonica, consentono di risparmiare nel lungo periodo.

Cosa significa “zero emissioni”

L'espressione “zero emissioni” indica la produzione di energia, oppure la trasformazione di questa da una forma ad un'altra, senza avere nessuna delle emissioni tipiche che normalmente si avrebbero nella combustione, come ad esempio l'anidride carbonica.

Essa è quindi il risultato del bilanciamento tra emissioni di gas serra generate ed emissioni riassorbite: è l'esito finale di un processo di quantificazione, riduzione e compensazione delle emissioni di CO2 e gas serra generate da prodotti, servizi, eventi, processi ma, ancor prima, dalle Organizzazioni.

L’impegno di Sanpellegrino per ridurre le emissioni

Il Gruppo Sanpellegrino è impegnato nella riduzione delle emissioni attraverso vari interventi, tra cui l'ottimizzazione dei processi industriali, l'uso di energia rinnovabile, la logistica sostenibile e la collaborazione con partner esterni. 

I processi di imbottigliamento di tutti gli stabilimenti mirano alla massima riduzione degli impatti ambientali, a partire proprio dal consumo di acqua. Una gestione efficiente e sostenibile ha permesso al Gruppo di risparmiare negli ultimi 6 anni 329 milioni di litri. È così che nel 2023 si è arrivati a consumare 0,05 litri di acqua di processo per ogni litro di acqua minerale imbottigliato, in diminuzione rispetto agli 0,07 litri di acqua utilizzati nel 2022.

Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, fin dal 2011 in tutti i siti produttivi del gruppo utilizzano il 100% di energia elettrica acquistata e provenie da fonti rinnovabili.

La riduzione delle emissioni passa anche attraverso l’utilizzo di packaging riciclato e riciclabile: nel 2023 sono state utilizzate 12.950 tonnellate di R-PET, il 79% in più rispetto alle 7.246 tonnellate del 2022. Dal 2023 tutto il portafoglio Levissima è composto da almeno il 25% di R-PET, anticipando di 2 anni l’obbligo di legge previsto dalla Comunità Europea. Per Acqua Panna e S. Pellegrino si è raggiunto il 30% di R-PET su tutta la gamma dei prodotti. Inoltre, tutte le bottiglie di S.Pellegrino, Acqua Panna e Levissima sono certificate Carbon Trust.

Sanpellegrino si impegna inoltre nello sviluppo di una logistica ottimizzata, integrata e innovativa, che utilizzi tutti gli strumenti a disposizione per la riduzione dell’impronta ecologica. Oggi, grazie ai progetti sviluppati negli anni, il 71% dei prodotti del Gruppo, in Italia, viene trasportato su mezzi a basso impatto ambientale: il 20% viaggia in treno, il 17% via mare, mentre il 55% dei prodotti trasportati su strada viaggia su mezzi alimentati a GNL e Bio-GNL.

Infine, tutti gli stabilimenti del Gruppo si dedicano quotidianamente alla riduzione del loro impatto ambientale, focalizzandosi sull'efficienza in tutte le fasi dei processi di produzione e di imbottigliamento. Tale impegno è volto al raggiungimento degli obiettivi di "zero rifiuti in discarica" e "zero emissioni inquinanti".

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