Raccolta tappi di plastica: come funziona?
Negli ultimi anni, il dibattito sul corretto smaltimento dei tappi di plastica ha portato a delle novità in ambito riciclo: mantenere il tappo sulle bottiglie durante il conferimento nella raccolta differenziata favorisce il processo di riciclo, poiché aiuta le macchine degli impianti di selezione a riconoscere e separare correttamente i materiali.
In questo articolo esploriamo l'evoluzione delle indicazioni sul riciclo dei tappi, evidenziando i benefici ambientali ed economici di questa pratica, nonché le iniziative di raccolta a scopo benefico che continuano a diffondersi in Italia.
Un cambio di paradigma nel riciclo
Circa tre anni fa, negli Stati Uniti, l'Association of Plastic Recyclers (APR) ha promosso la pratica di mantenere i tappi in polipropilene (PP) e polietilene (PE) attaccati ai contenitori in PET (Real Simple). Questa scelta ha ribaltato le indicazioni precedenti, secondo cui separare tappo e bottiglia fosse il metodo corretto per il riciclo, ma l'evoluzione delle tecnologie di trattamento ha reso più efficiente la gestione dei rifiuti plastici senza necessità di separazione manuale. Inoltre, secondo l’APR, "quando il riciclo diventa più semplice, la partecipazione aumenta. Il materiale dei tappi è riciclabile. Perché smaltire qualcosa che potrebbe essere riciclato?"
Separare i tappi è ancora utile?
Nei moderni impianti di selezione dei rifiuti (Material Recovery Facilities, MRF), mantenere il tappo sulle bottiglie di plastica offre diversi vantaggi che migliorano l'efficienza del processo di riciclo. I tappi, spesso realizzati sono materiali riciclabili, se lasciati attaccati alle bottiglie in PET, contribuiscono a preservare la forma originale del contenitore, facilitando le apparecchiature a riconoscere e separare i materiali.
Le bottiglie schiacciate o deformate possono essere invece erroneamente classificate come altri materiali, come carta o cartone, compromettendo il corretto riciclo. Inoltre, i tappi separati possono essere persi durante il processo di selezione a causa delle loro dimensioni ridotte, finendo tra i materiali di scarto non riciclabili. Pertanto, mantenere i tappi attaccati alle bottiglie non solo facilita la raccolta e il riciclo, ma riduce anche la dispersione dei tappi nell'ambiente.
Le dichiarazioni dell’APR sul riciclo dei tappi
Steve Alexander, direttore esecutivo dell’APR, ha dichiarato: “Tra le iniziative che APR ha portato avanti negli ultimi 25-30 anni, la campagna ‘Caps On’ ha generato una risposta significativa nel mercato.”. Secondo Kara Pochiro, responsabile comunicazione dell’APR, il riciclo delle bottiglie con i loro tappi rappresenta anche un’opportunità economica per i riciclatori. Durante il processo di trattamento, i tappi e le bottiglie vengono macinati in fiocchi e separati tramite un sistema a galleggiamento. Il polietilene e il polipropilene recuperati dai tappi sono materiali commerciabili e riciclabili.
La raccolta dei tappi di plastica per beneficenza o guadagno
In Italia, la raccolta dei tappi di plastica è ancora diffusa sia per scopi di beneficenza sia per piccoli guadagni. Alcuni centri di raccolta e aziende specializzate offrono circa 10 euro per ogni quintale di polietilene, mentre il valore può salire fino a 25 euro per quintale in caso di vendita diretta senza intermediari. Molte associazioni di volontariato, scuole e gruppi di beneficenza organizzano raccolte di tappi per finanziare progetti sociali e ambientali. Una tonnellata di tappi, equivalente a circa 400.000 pezzi, può generare un guadagno compreso tra 150 e 200 euro, fondi che possono essere reinvestiti in iniziative solidali.