Le Bibite Sanpellegrino celebrano le eccellenze del Mediterraneo con tre grandi artisti italiani
L’acqua verde e trasparente del mare pugliese, la luce abbagliante di Filicudi, le collane di ricci di mare, il profumo di lavanda e di narciso selvatico della macchia mediterranea. È questo il Mediterraneo che raccontano lo scrittore Gianrico Carofiglio, il fotografo Giovanni Gastel e la stilista Margherita Maccapani Missoni. Attraverso le voci e le opere di questi tre grandi talenti italiani, le Bibite Sanpellegrino lanciano una campagna che celebra la straordinaria bellezza del Mediterraneo, un luogo unico al mondo che da sempre ha ispirato i più grandi artisti nostrani e internazionali. Un omaggio che vive attraverso le testimonianze di tre grandi autori del made in Italy che, ciascuno nel proprio campo, si sono lasciati ispirare dai profumi, colori e sapori del mare nostrum. L’iniziativa “Meraviglia Mediterranea” è online sul sito www.bibitesanpellegrino.it in una sezione speciale dedicata ai tre protagonisti.
Per lo scrittore Gianrico Carofiglio “il Mediterraneo è stato fin dall’origine della civiltà il luogo in cui i popoli si incontravano e da questo incontro producevano idee nuove”. Nell’esperienza del fotografo di fama internazionale Giovanni Gastel, affacciarsi sul Mediterraneo dalla sua terrazza di Filicudi significa “aprire una finestra sul cuore e dare una boccata d’aria” alla sua originaria “lombarditudine”, come lui la definisce. Per la giovane stilista Margherita Maccapani Missoni, il Mediterraneo è un ricordo d’infanzia, lo sfondo di fotografie che la ritraggono bambina mentre scopre un mondo magico con la cristallina spensieratezza dell’estate. Nei cortometraggi, la videocamera cattura i meravigliosi paesaggi del Sud Italia, con la luce che brilla sul mare e i colori della natura che si trasformano al passare delle stagioni, e allo stesso tempo si insinua nei luoghi più intimi dei tre grandi artisti che raccontano quel legame profondo con un territorio capace di rendere uniche le loro opere. I colori, le luci, i profumi e i sapori del Mediterraneo alimentano da sempre la creatività di Gastel, Carofiglio e Maccapani Missoni e proprio per questo Bibite Sanpellegrino ha chiesto ai tre talenti di raccontare il proprio rapporto con questo mare e quella “Meraviglia Mediterranea” che rende unica qualsiasi cosa abbia origine sulle sue coste o nell’entroterra baciato dal sole. Come gli agrumi e gli ingredienti da cui le Bibite Sanpellegrino nascono, materie prime di qualità e con un profondo legame al proprio territorio di origine.
Nelle pagine dei romanzi di Gianrico Carofiglio non è raro imbattersi in una descrizione poetica della città di Bari, che è protagonista delle sue storie tanto quanto l’avvocato Guerrieri. È qui che i misteri si dipanano, penetrati dal profumo della focaccia o dall’odore del cedro, illuminati dal sole abbagliante e cullati dallo sciabordio delle onde che “schiaffeggiano delicatamente gli scogli”. “La bellezza del Mediterraneo sta nel suo essere ancora un luogo in cui le cose si mescolano fra loro e danno luogo a nuove trasformazioni – ha affermato lo scrittore –. I luoghi in cui vivono le mie storie, la Puglia e Bari soprattutto, sono certamente ambientazioni, ma anche personaggi e metafore delle storie raccontate”. E mentre passeggia affacciato sul mare, sullo sfondo la cattedrale di S. Sabino o la meravigliosa platea del Teatro Petruzzelli, Carofiglio racconta come il Mediterraneo sia la sua prima fonte di ispirazione: “Vicino al mare mi vengono un sacco di idee, infatti è bene che io abbia un taccuino per gli appunti quando vado a fare una passeggiata sia sulla spiaggia, sia sul lungomare. Però non posso scrivere veramente vicino al mare, proprio per la stessa ragione: mi vengono troppe idee”.
“Quando ero ragazzino e lavoravo negli studi pensavo che bisognasse aggiungere mille luci, che bisognasse lavorare con tante fonti di illuminazione – racconta il fotografo Giovanni Gastel –. Poi una volta, proprio davanti al mare, ho detto Mamma mia, ma tutto l’universo è illuminato da una luce sola”. È questa la “finestra del cuore” del talento conosciuto in tutto il mondo non solo per i suoi scatti alle modelle delle grandi firme di moda, ma anche per quello sguardo così mediterraneo che dona alle sue fotografie anche quando cattura l’immagine di una spiaggia di Miami. Per Giovanni Gastel il Mediterraneo è luce, ma anche e soprattutto una mano invisibile che “scava i volti” delle persone che vi abitano, lasciando la propria traccia per scrivere la trama di un racconto di vite vere. Quella del tassista caprese, lo scatto più emblematico del rapporto con il Mediterraneo, o quella di un calzolaio assorto nel suo lavoro. O ancora, la sublime bellezza di Dafne, una donna mora che addenta la polpa succosa di un limone. Una bellezza anonima e straordinaria, che non fa discriminazioni perché al Mediterraneo “non gliene frega niente di chi sei. Sei Giova’? Ehi, Giova’, andiamo a pesca’ i totani? E andiamo”.
Margherita Maccapani Missoni porta in sé la bellezza di una storia familiare, da sempre icona della straordinarietà italiana. Cresciuta nella regione dei Laghi, è stata però profondamente segnata dal Mediterraneo vissuto durante le vacanze estive, un’atmosfera che ha penetrato le sue opere, fossero abiti o gioielli, caricandoli di un’energia unica. “Il Mediterraneo fa parte di me dall’infanzia. Dalle vacanze coi nonni, le collane di ricci, la pesca delle lumache… – ricorda Margherita –. Le estati erano per me il profumo di lavanda, di narciso selvatico, anche del fiore dell’aglio. Le luci, i colori, gli orizzonti, le quattro stagioni che si rincorrono, sono sempre stati un grandissimo stimolo creativo”. È così che, “prima ancora dei nomi dei fiori e degli animali, credo di aver imparato il nome dei colori”.
Il progetto “Meraviglia Mediterranea” di Bibite Sanpellegrino è dunque una campagna che vuole celebrare la straordinaria bellezza di un luogo unico al mondo, fonte di ispirazione per artisti e poeti e dove i frutti della terra crescono baciati dal sole e cullati dalla brezza del mare. Come le arance, i limoni e i chinotti che danno vita alle Bibite Sanpellegrino, ingredienti straordinari proprio perché coltivati sulle sponde del Mediterraneo.