Esempi di comunità energetiche rinnovabili: come funzionano?
Si parla spesso della necessità di fare sistema al fine di ottimizzare l’uso delle risorse naturali e al tempo stesso contribuire attivamente alla sostenibilità della comunità d’appartenenza a livello ambientale, economico e sociale. In tale direzione, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano un modello innovativo e cooperativo che sta rivoluzionando il consumo energetico a livello locale.
Nate in Italia in attuazione della Direttiva Europea RED II, le CER non sono solo strumenti di produzione energetica, ma vere e proprie associazioni con obiettivi economici, ambientali e sociali. Scopriamole più da vicino.
Cosa sono le comunità energetiche rinnovabili
Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un'aggregazione di soggetti — cittadini, imprese, enti pubblici, cooperative — che si uniscono con lo scopo primario di produrre e condividere energia elettrica da fonti rinnovabili (FER) a livello locale. I membri di una CER devono essere collegati alla stessa rete elettrica nazionale all'interno di un'area geografica specifica.
Le CER rappresentano un decentramento digitale della rete elettrica, trasformando i cittadini in attori attivi (prosumer) per una transizione energetica più democratica e sostenibile.
Come funziona la comunità energetica
La comunità si dota di uno o più impianti FER (principalmente fotovoltaici, ma anche eolico, idroelettrico o biogas). L'energia prodotta alimenta le utenze dei partecipanti all'interno di un medesimo perimetro geografico (collegati alla stessa cabina primaria di trasformazione).
La condivisione dell'energia avviene in modo "virtuale" attraverso la rete nazionale di distribuzione. Per ciascuna ora, il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) calcola l'energia condivisa come il minor valore tra l'energia prodotta dagli impianti della CER e l'energia consumata dai membri.
I partecipanti di una comunità energetica rinnovabile possono essere Produttori, Consumatori o Prosumer (coloro che producono e consumano al contempo). Possono aderire alla CER anche infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
I vantaggi: perché conviene partecipare a una comunità energetica rinnovabile
L'obiettivo delle CER è generare benefici per i membri e per l'area locale. Questo tipo di benefici riugardano diverse tipologie di vantaggi:
- Vantaggio economico: aderire a una CER implica la riduzione delle bollette energetiche per l'autoconsumo e l’accesso a incentivi statali, come la tariffa premio sull'energia condivisa e i contributi in conto capitale (fino al 40% dell'investimento) per i Comuni sotto i $50.000$ abitanti a valere sul PNRR.
- Vantaggio ambientale: accelerare la diffusione di impianti a FER e significativa riduzione delle emissioni di CO2.
Vantaggio sociale: far parte di una CER consente di aumentare l'indipendenza energetica del territorio e promuovere un modello di collaborazione e inclusione, distribuendo i benefici anche alle famiglie più vulnerabili.
Come costituire una comunità energetica rinnovabile
Per costituire una CER è necessaria una forma giuridica riconosciuta e senza scopo di lucro. In Italia, esistono diversi modelli giuridici diffusi. Ecco i principali:
- Associazione (non riconosciuta o riconosciuta): modello flessibile e partecipativo, spesso scelto per comunità di piccole dimensioni o tra cittadini, grazie ai costi contenuti di gestione.
- Cooperativa: adatta per coinvolgere un gran numero di produttori e consumatori, fondata su principi di partecipazione democratica.
- Impresa Sociale / ETS (Ente del Terzo Settore): utile quando la CER vuole integrare chiaramente obiettivi sociali e di benessere collettivo con la produzione energetica.
Esempi di comunità energetiche rinnovabili in Italia e all’estero
Scopriamo alcuni esempi virtuosi di comunità energetiche rinnovabili presenti nel nostro Paese e anche al di fuori dei confini nazionali.
Progetto Internazionale COME RES (Piemonte e Puglia): questo progetto internazionale mira a trasferire buone pratiche sulla creazione di comunità energetiche, e per l'Italia ha coinvolto il Piemonte (in particolare l'area del Pinerolese) e la Puglia (il comune di Biccari). L'obiettivo è promuovere la creazione di comunità di energia rinnovabile che producono e gestiscono collettivamente energia pulita, con la collaborazione di ENEA.
Comunità Energetica di Magliano Alpi: altro esempio italiano da citare per aver installato pannelli solari che coprono il fabbisogno energetico di oltre 150 famiglie, riducendo di circa 200mila tonnellate le emissioni di CO2 all'anno.
Comunità Solidale di Saragozza (Spagna): si tratta di un modello europeo che può fungere da ispirazione, dove famiglie, negozi e attività nel raggio di 500 metri da un impianto fotovoltaico (installato su padiglioni sportivi comunali) possono partecipare e condividere l'energia.
Fonti:
Decreto Incentivi e PNRR (GSE, E.ON, Assolombarda)
Direttiva Europea RED II e D. Lgs. 199/2021