Salta al contenuto principale
Ambiente e Territorio

Dalla pianta alla tavola: come nascono le Bibite Sanpellegrino

Dalla pianta alla tavola: come nascono le Bibite Sanpellegrino
Dalla pianta alla tavola: come nascono le Bibite Sanpellegrino

L’unicità dei succhi delle Bibite Sanpellegrino si concretizza nel connubio tra i metodi tradizionali di raccolta manuali, affiancanti da innovativi macchinari per l’estrazione, svolta direttamente dai partner di Sanpellegrino dopo la raccolta. Mani esperte combinano sapientemente le materie prime, gestiscono le differenze tra i frutti che hanno aromi e caratteristiche organolettiche diverse a seconda della stagione, assicurando così l’inconfondibile gusto in ogni singola goccia costantemente nel tempo.

I periodi di raccolta

Le fioriture avvengono dalle tre alle quattro volte all’anno, garantendo così una presenza costante dei limoni che possono mantenere stabilmente così il proprio odore, aroma, colore e gusto.

 

Le arance bionde, per i prodotti Sanpellegrino, sono raccolte in due diversi periodi dell’anno, da metà novembre a fine marzo con ottimi livelli di acidità e di maturazione e da aprile fino a fine giugno, con una maggiore maturazione (più dolci) e acidità inferiore che danno vita a un ottimo succo. Le arance rosse, sempre per le Bibite Sanpellegrino, si raccolgono da fine gennaio ad aprile. Questo lasso temporale permette lo sviluppo dei composti naturali responsabili della pigmentazione rossa intesa.

 

Sanpellegrino, che vanta l’esclusività di una coltivazione di circa 9.000 piante di chinotto alle pendici dell’Etna, raccoglie questi agrumi da fine ottobre a dicembre, momento cruciale perché è l’unico periodo di raccolta dell’intero anno per le Bibite Sanpellegrino a differenza di altri agrumi. Fin dal primo momento, vengono coltivati e trattati in modo completamente naturale, senza l’aggiunta di pesticidi. Inoltre, la raccolta dei chinotti viene svolta a mano per tutelare e preservare la qualità di ogni singolo frutto.

Il processo di realizzazione

Ecco quali sono le varie tappe che caratterizzano il processo di realizzazione dei succhi delle Bibite Sanpellegrino:

 

Selezione

A seguito della raccolta, gli agrumi vengono selezionati visivamente per eliminare quelli danneggiati e irregolari, affinché arrivino all’estrattore solo quelli idonei ad essere spremuti per ottenere un prodotto di massima qualità.

 

Estrazione

L’estrazione avviene con macchine ispirate al principio del comune spremiagrumi casalingo, che consente di ottenere una migliore qualità del succo e lavorazioni più veloce.

 

Filtraggio

Il passaggio su un filtro toglie poi i semi e cellule dal succo. La polpa fine viene successivamente eliminata per centrifugazione e al momento della pastorizzazione il succo viene stabilizzato.

 

Concentrazione

Per ottenere il preparato concentrato per bevande, dopo la pastorizzazione si opera una concentrazione sottovuoto, che consente di allontanare l’acqua contenuta nel succo senza che si raggiungano temperature troppo elevate

 

Stoccaggio

Una volta concentrato il prodotto viene stoccato in silos all’interno di celle frigo in fusti e refrigerato a -20°C.

Durante l’intero processo, il Gruppo effettua un monitoraggio continuo e costante delle forniture e delle materie prime; successivamente, viene fatto uno screening di tutte le produzioni per standardizzare e garantire la qualità ed il gusto inimitabile delle Bibite Sanpellegrino oltre che garantire un’attenta gestione di eventuali non conformità del prodotto o reclami e segnalazioni.

I fattori garanzia di unicità

Il Gruppo ha individuato alcuni fattori chiave che, nel loro insieme, risultano essere vincenti ed essenziali per assicurare l’unicità delle Bibite Sanpellegrino. Essi sono: territorio, accurata selezione, stagionalità, raccolta tradizionale, partnership solide e mature, filiera corta, monitoraggio continuo, massima qualità.

 

Questi fattori si concretizzano in un’attenta selezione degli ingredienti e nella vicinanza con il mondo agricolo che trova la sua massima espressione nel presidio del territorio e nello stretto rapporto che da generazioni lega Sanpellegrino ai propri fornitori, permettendo al Gruppo di seguire da vicino tutto il processo di realizzazione dei prodotti, da quando l’agrume si forma sulla pianta a quando la bibita arriva sulla tavola.

Il legame con il territorio

L’intera storia delle Bibite Sanpellegrino si fonda sul territorio italiano che, con gli agrumeti di Sicilia e Calabria, dà vita ai sapori e ai profumi mediterranei, a materie prime preziose e a prodotti inimitabili. Il territorio e la zona di provenienza donano infatti caratteristiche diverse agli agrumi, grazie a fattori quali il sole, i venti, la disponibilità di acqua, la conformazione del terreno, la posizione rispetto al mare e l’escursione termica. Il variare anche di uno solo di questi fattori determina infatti differenti proprietà, come il diverso indice di maturazione, la brillantezza, l’acidità, un diverso colore del frutto ma anche sapore e dimensioni.

La qualità degli ingredienti

L’elevata qualità delle Bibite Sanpellegrino è assicurata proprio dall’utilizzo di ingredienti naturali eccellenti che permettono di trasferire completamente la qualità delle materie prime ai prodotti finiti, mantenendo inalterate le proprietà nutrizionali, offrendo al consumatore un prodotto di massima qualità con una lista ingredienti il più possibile corta e 100% naturali.

Il rispetto della natura

Il rispetto dei cicli naturali e della stagionalità degli agrumi e le modalità di raccolta sono fattori essenziali che custodiscono senza dubbio la chiave per la garanzia della massima qualità ed eccellenza delle bibite Sanpellegrino. I momenti di raccolta, in particolare, variano nelle campagne e sono determinate dalle specificità degli agrumi e in base alla funzione e destinazione di terreno, ad esempio quelli destinati alla racconta di primizie o quelli volti all’industria.

Articolo successivo