Tutto quello che c'è da sapere sull'energia idroelettrica
Tra le varie fonti di energia sostenibili utilizzate dall'uomo, la più antica è certamente quella basata sull'acqua: si tratta dell'energia idroelettrica. Insieme all'energia eolica e a quella solare , l’energia idroelettrica viene classificata tra le fonti rinnovabili.
Cos'è l'energia idroelettrica
L'energia idroelettrica, detta anche energia idraulica, è una fonte di energia rinnovabile che sfrutta grandi masse d'acqua movimentate dalla gravità o convogliate in dighe, chiuse, canali e ponti per essere trasformata in energia elettrica. L’energia idraulica viene principalmente prodotta all’interno delle centrali idroelettriche.
Come funziona una centrale idroelettrica
Una centrale idroelettrica comprende un’opera di sbarramento, solitamente una diga, che intercetta il corso d'acqua per realizzare un serbatoio o un bacino idroelettrico. L’acqua racconta viene convogliata attraverso un canale verso le turbine idrauliche, che ruotando generano energia meccanica, convertita poi in energia elettrica dal generatore elettrico rotante.
L'acqua mette in azione le turbine, generando energia meccanica, e ne esce finendo in un canale di scarico, attraverso il quale viene restituita al corso d’acqua. Collegato alla turbina viene montato il generatore elettrico rotante che ha il compito di trasformare l’energia meccanica ricevuta dalla turbina in energia elettrica.
I vantaggi per l'ambiente
L'uso dell’energia idroelettrica implica una serie di vantaggi: innanzi tutto, rappresenta una delle forme più pulite di approvvigionamento energetico, a impatto zero sull’ambiente, che utilizza una risorsa potenzialmente rinnovabile all’infinito in quanto le precipitazioni assicurano la disponibilità e la gratuità della risorsa acqua. I vantaggi riguardano anche il processo produttivo, con costi di produzione e manutenzione molto bassi, comparabili a quelle che accomunano altre fonti rinnovabili come l'energia eolica.
Alcuni esempi di centrali idroelettriche a basso impatto ambientale
Le centrali idroelettriche si dividono in tre tipologie, a seconda della tipologia di impianto utilizzato: centrali ad acqua fluente, centrali a bacino e centrali ad accumulazione. Nelle centrali ad acqua fluente si usa direttamente il flusso naturale di un fiume o di un torrente, la cui acqua viene incanalata verso le turbine per poi essere reimmessa nel flusso naturale, a valle dell’impianto. Una centrale a bacino vede l’acqua di uno o più corsi accumularsi in un bacino, naturale o artificiale, per poi fluire in caduta, per azionare le turbine ed essere infine reimmessa nel fiume. Le centrali ad accumulazione, infine, hanno due serbatoi a quote differenti, uno a monte e uno a valle, il secondo dei quali funge da riserva energetica nei momenti di minore richiesta di acqua.