Piogge acide: cosa sono, come si formano e le conseguenze
Le piogge acide rappresentano un fenomeno che costituisce un pericolo per l’ambiente e la salute degli esseri viventi. Esse sono strettamente correlate all’inquinamento atmosferico. Scopriamo come si formano e in che modo è possibile evitare che esse si formino.
Cosa sono le piogge acide
Le piogge acide consistono nella ricaduta dall'atmosfera sul suolo di particelle acide, molecole acide diffuse nell'atmosfera che vengono catturate e deposte al suolo da precipitazioni sottoforma di piogge, neve, grandine, nebbie, rugiade. Le piogge acide si distinguono dal fenomeno della deposizione acida secca, nella quale la ricaduta dall'atmosfera di particelle acide non è veicolata dalle precipitazioni, ma avviene per effetto della forza di gravità.
Il pH delle piogge acide
Le piogge acide hanno un pH minore di 5. Il ph dell'acqua distillata, in assenza di anidride carbonica, ha un valore neutro, ovvero di 7. La pioggia non inquinata ha un pH leggermente acido che oscilla fra 5 e 7; ciò è dovuto alla presenza di anidride carbonica e acqua in atmosfera, le quali reagiscono insieme a formare acido carbonico. Quando nell'atmosfera sono presenti ulteriori molecole acide, esse sommano la propria acidità a quella dell'acido carbonico, abbassando ulteriormente il pH dell’acqua piovana, che diventa così acida e con un valore inferiore al 5.
Come si formano le piogge acide
Le cause della formazione delle piogge acide sono varie, ma tutte rintracciabili nella presenza di gas serra e sostanze inquinanti nell’atmosfera, dovuto principalmente al consumo di combustibili fossili, al funzionamento di impianti industriali, agli incendi che scoppiano nelle foreste e nelle savane e all’attività di centrali elettriche e autoveicoli. Tutti questi gas possono essere trasformati in acidi attraverso delle reazioni chimiche tramite la combinazione con l’acqua piovana.
Le conseguenze delle piogge acide
Quando gli ossidi d’azoto (NOx) e di zolfo (SOx) entrano in contatto con l’acqua o il vapore presente nell’atmosfera si originano degli acidi, l’acido solforico nel caso di SOx e acido nitrico con NOx. Queste sostanze al contatto con la pelle possono produrre un’irritazione, la cui gravità dipende dalla forza dell’acido, dalle modalità e dai tempi di contatto e dalla sua tossicità.
Le piogge acide possono danneggiare gravemente l’ambiente e in particolare la vegetazione, con l’acidità delle precipitazioni che può portare alla crescita di piante malate o meno resistenti alle basse temperature, e recare danno anche a edifici e monumenti, a causa del loro effetto corrosivo su materiali come l’acciaio, il calcare e il marmo
Inoltre, le piogge acide possono essere nocive per la nostra salute in modo indiretto, ovvero quando ci si nutre di alimenti coltivati in zone colpite da questi fenomeni. Le precipitazioni acide, infatti, agiscono sull’abbassamento del pH del terreno e questo causa la sterilizzazione del suolo, che comporta un conseguente danneggiamento dei raccolti.
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Come ridurre le piogge acide
E’ possibile porre rimedio al fenomeno delle piogge acide in modo preventivo. Per limitarle, come prima cosa, occorrerebbe una minor immissione nell’aria di CO2; ciò significa che devono essere sempre meno utilizzati, sia a livello industria sia per quanto riguarda i singoli individui, i combustibili fossili.
Quindi, il vero rimedio per contrastare la formazione delle piogge acide consiste nella riduzione delle emissioni di anidridi di zolfo e di azoto. In pratica, smettere di bruciare combustibili fossili per i trasporti e per la produzione di energia nelle centrali elettriche contribuirebbe in maniera essenziale nel ridurre la probabilità che questi elementi nocivi per la salute salghino nell’atmosfera e tornino sulla terra unendosi con la pioggia che cade dal cielo.