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Idratazione & Gusto

Acqua per bambini: quale scegliere e perché

Acqua per bambini: quale scegliere e perché
Acqua per bambini: quale scegliere e perché
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Il nostro organismo è costituito principalmente da acqua, un elemento fondamentale per la vita e il sostentamento dell’individuo, specialmente per i neonati. Il contatto con l’acqua però non avviene immediatamente alla nascita, ma solo durante la fase di svezzamento, verso i 6 mesi di vita (come suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità).

 

In questo periodo vengono introdotti per la prima volta alimenti diversi dal latte materno, fra i quali l’acqua, che assume un valore ancora più cruciale durante questa fase di crescita e sviluppo.

 

Per un bambino piccolo può risultare complesso comprendere la necessità di bere e riuscire a comunicarla perché non percepiscono il senso della sete. Proprio per questa ragione, con l’avvio dello svezzamento, spetta ai genitori assicurarsi che i bambini bevano la giusta quantità di acqua, scegliendola in base alle proprie caratteristiche ed all’età proponendola al bambino senza aspettare che manifesti l’effettivo bisogno di liquidi.

 

L'importanza dell'acqua per i bambini dallo svezzamento in poi

L'acqua svolge diverse funzioni importanti per l’organismo, ma durante il giorno viene espulsa dal nostro corpo. L’organismo dei bambini poi contiene più liquidi rispetto ad un adulto e il loro corpo è più piccolo: per questo motivo è importante durante lo svezzamento bere giornalmente la giusta quantità di acqua per evitare i rischi legati alla disidratazione.

 

Il Dottor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation, spiega quale è la correlazione fra idratazione e svezzamento e l’importanza ricoperta dall’acqua nei bambini molto piccoli. “Nel neonato, la percentuale di acqua si aggira intorno al 75-85% della massa corporea, per raggiungere il 65% circa nell’adulto. Proprio in conseguenza della maggior percentuale di acqua che caratterizza la struttura molecolare del bambino, è importante che l’apporto idrominerale sia adeguato sia in termini di quantità ma anche di qualità, per poter fornire tutte le componenti nutrizionali necessarie per favorire una crescita corretta”.

 

 

Bere la giusta quantità di acqua aiuta il bambino a:

 

  • Eliminare scorie e tossine
  • Avere la giusta consistenza delle feci
  • Idratare pelle e mucose
  • Mantenere costante la temperatura corporea
  • Favorisce la digestione
  • Lubrificare articolazioni e tessuti
  • Migliorare le capacità cognitive

Quando iniziare a dare acqua ai bambini?

I neonati, almeno fino a 4 mesi, si nutrono esclusivamente di latte che garantisce il giusto apporto di liquidi e di acqua. Il latte materno o artificiale, infatti, è formato dal 95% di acqua. Dai 4 mesi in poi, con l’inizio dello svezzamento, è opportuno iniziare a far bere acqua al neonato. In questa fase molti pediatri consigliano ai genitori di comprare alcuni tipi di acque con un basso residuo fisso come Levissima, indicata nell’alimentazione dei neonati e per la preparazione degli alimenti dei neonati.

 

Leggi anche come scegliere l'acqua giusta da bere

Quanta acqua devono bere i bambini?

Una buona abitudine da trasmettere ai bambini fin dalla tenera età è quella di bere molta acqua. Una corretta idratazione, infatti, comporta diversi benefici: aumenta la concentrazione durante lo studio, previene l’obesità, evita la disidratazione nello sport.

 

Durante lo svezzamento, inoltre, occorre tenere monitorati alcuni segnali indicatori di un’inadeguata idratazione quali mucose secche, sonnolenza e pannolini frequentemente asciutti. La quantità e la tipologia dell’acqua da dare al bambino dipendono anche dalle sue condizioni di salute, regime alimentare, temperatura e tasso di umidità ambientale. “L’acqua va proposta al bambino in maniera più frequente, per esempio quando la temperatura esterna è elevata o quando, d’inverno, sono accesi i termosifoni in casa e l’aria è secca. – conclude il Dottor Zanasi – Non bisogna dimenticare una costante idratazione anche quando il bambino suda perché fa attività fisica e, naturalmente, quando ha la febbre, così da reintegrare appropriatamente sali e liquidi persi.”

 

Ma quanta acqua al giorno deve bere un bambino? Ecco cosa consigliano i pediatri in base all’età ed allo sviluppo del bambino:

  • Da 6 mesi a 1 anno: 1 litro
  • Da 1 anno a 3 anni: 1,2 litri
  • Da 4 anni a 6 anni: 1,4 litri
  • Da 7 anni a 10 anni: 1,8 litri
  • Dagli 11 anni in poi: 2 litri

Acqua per bambini e neonati: quale scegliere

Ma quale tipo di acqua è consigliata per un neonato durante lo svezzamento? In commercio ci sono diversi tipi di acque minerali. “Finché il bambino viene allattato al seno, non ha bisogno di ulteriori integrazioni di liquidi, mentre a partire dallo svezzamento è consigliato selezionare acque minimamente mineralizzate (residuo fisso < 50 mg/L) e oligominerali (residuo fisso tra 50 e 500 mg/L) con contenuto di nitrati ≤ 10 mg/L. – specifica il Dottor Zanasi Per scegliere la giusta acqua per bambini  occorre quindi leggere bene l’etichetta per verificare la composizione, poiché acque troppo ricche di sali minerali e fluoro potrebbero sovraccaricare il lavoro dei reni, ancora non perfettamente sviluppati in questa fascia d’età.”

 

 

Le acque migliori per bambini e neonati risultano essere quelle oligominerali o leggermente mineralizzate, con residuo fisso inferiore a 500 mg/l. Crescendo, il bambino può aumentare in modo moderato l’introduzione di Sali minerali attraverso l’acqua, stando sempre attento però: un’acqua ricca di sali minerali e fluoro potrebbe sovraccaricare il lavoro dei reni, ancora non perfettamente sviluppati in questa fascia d’età.

 

Scopri di più sul residuo fisso dell'acqua

 

Bibliografia:

Victora, Cesar G et al. Breastfeeding in the 21st century: epidemiology, mechanisms, and lifelong effect. The Lancet, Volume 387, Issue 10017. 475 – 490, 2016.

World Health Organization. (2020). Infant and young child feeding.

American Academy of Pediatrics. (2021). Infant Food and Feeding.

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