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Ambiente e Territorio

I materiali che compongono gli imballaggi del Gruppo Sanpellegrino

I materiali che compongono gli imballaggi del Gruppo Sanpellegrino
I materiali che compongono gli imballaggi del Gruppo Sanpellegrino
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Il Gruppo Sanpellegrino lavora da anni, a monte e a valle della filiera, per ridurre l’impatto ambientale nel packaging, diminuendo il peso degli imballaggi e utilizzando materiale riciclabile e riciclato. Attraverso una continua attività di Ricerca & Sviluppo, l’azienda si è impegnata nella ricerca di soluzioni di imballaggio funzionali, sicure e sostenibili.

 

Lavorando sul light weighting, ovvero sull’alleggerimento del packaging, dal 2008 il Gruppo Sanpellegrino ha risparmiato oltre 6.000 tonnellate di PET ed è stata inoltre la prima a utilizzare materiali di imbottigliamento di origine vegetale, come il BIO-PET, e la prima a azienda in Italia a utilizzare il PET riciclato (r-PET).

 

I materiali che oggi compongono le bottiglie del Gruppo Sanpellegrino sono di tre tipi: PET, vetro e alluminio.

PET

Il PET (Polietilene tereftalato) è un materiale plastico leggero, rigido o semirigido, naturalmente trasparente e incolore, resistente, pratico, sicuro, adatto al contatto con gli alimenti e facilmente trasportabile: per queste sue caratteristiche è uno dei migliori materiali, insieme al vetro, per conservare la purezza dell’acqua minerale naturale. Tutte le bottiglie in materiali plastici del Gruppo Sanpellegrino sono in PET, coerentemente con l’impegno del Gruppo di rendere il 100% dei propri imballaggi riciclabili e riutilizzabili entro il 2025.

 

  • Riciclabilità: il PET è un materiale al 100% riciclabile che può essere riciclato un numero quasi  illimitato di volte e può essere usato per la realizzazione di nuove bottiglie, con un ciclo chiuso di bottle to bottle, come avviene per il vetro, l’alluminio o per altri numerosi tipi di oggetti.

 

  • Trasporto (basso impatto): il PET è un materiale leggero, resistente, facilmente trasportabile anche con mezzi ecologici.

Vetro

Il vetro è usato prevalentemente per la ristorazione. Le bottiglie realizzate in vetro sono disponibili sia nella formula “a perdere” che “a rendere”. Una bottiglia di vetro riciclato contiene circa il 40% di questo materiale.

 

  • Riciclabilità: il vetro è un materiale al 100% riciclabile. Il suo riciclo in Italia nel 2019 si è attestato all’80%.

 

  • Materia prima: per realizzare il vetro si utilizza l’ossido di silicio, una materia prima non rinnovabile, ma molto comune e facilmente trasformabile.

 

  • Trasporto (alto impatto): il vetro è un materiale pesante e fragile che richiede un imballo un secondario in carta e cartone.

Alluminio

Gli imballaggi in alluminio, impiegati prevalentemente per le bibite, utilizzano un materiale completamente riciclabile che in Italia viene attualmente riciclato per oltre il 70%.

 

 

  • Riciclabilità: l’alluminio è un materiale al 100% riciclabile. Il suo riciclo in Italia nel 2019 si è attestato attorno al 74%.

 

  • Materia prima: per realizzare l’alluminio si utilizza la bauxite, un composto argilloso la cui estrazione richiede enormi quantitativi di energia e distrugge il suolo. Il 70% della materia prima è riciclata.

 

Trasporto (impatto medio): l’alluminio è pesante e meno resistente della plastica, ma meno del vetro.

L’impegno del Gruppo Sanpellegrino

Nestlé Waters ha assunto pubblicamente una serie di commitment sfidanti relativi all’educazione al riciclo e all’uso responsabile della plastica, che coinvolgono tutti i brand e l’intero Gruppo Sanpellegrino:

 

  • avere il 100% del pack riciclabile o riutilizzabile entro il 2025
  • aumentare l’uso di plastica riciclata nei propri pack, arrivando almeno al 50%
  • sviluppare soluzioni innovative
  • raccogliere tante bottiglie quante ne vengono prodotte entro il 2030

 

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