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Ambiente e Territorio

Come avviene il ripristino dei cicli idrologici

Come avviene il ripristino dei cicli idrologici
Come avviene il ripristino dei cicli idrologici

Il Gruppo Sanpellegrino garantisce la rigenerazione e il ripristino dei cicli idrologici nelle aree in cui opera. Il lavoro che viene condotto in collaborazione con gli enti locali è personalizzato in funzione delle aree, delle esigenze e delle problematiche specifiche e adotta un approccio più ampio, non limitandosi unicamente alle sue attività produttive.

 

I progetti per la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dell'acqua impiegata in tutte le attività produttive hanno permesso al Gruppo di risparmiare 261 milioni di litri d’acqua negli ultimi 4 anni, un quantitativo pari a quello necessario per riempire 104 piscine olimpioniche.

L’uso di acqua industriale

Negli anni, l’uso di acqua industriale è stato ottimizzato in modo considerevole grazie agli investimenti compiuti sugli impianti idrici per i sistemi di lavorazione. Nel processo di imbottigliamento viene posta massima cura per ridurre gli sprechi di acqua, mediante interventi sulle macchine riempitrici e sui meccanismi di regolazione. Nel 2021 il consumo medio per litro di acqua imbottigliato è stato di 0,73 litri.

I trattamenti di depurazione

Parte delle acque di processo e lavorazione vengono poi restituite in alvei superficiali, dopo opportuni trattamenti di depurazione e neutralizzazione del pH sia all’interno degli stabilimenti che nei depuratori consortili, per le acque sporche. I trattamenti di depurazione e i processi di scarico dagli stessi, sono costantemente controllati e monitorati in modo diretto dal Gruppo, per verificare i livelli qualitativi dell’immissione, assicurando la qualità dell’acqua e degli ecosistemi ad essa circostanti delle acque (superficiali, sotterranea, suolo, sottosuolo).

Il prelievo idrico

Nel corso del 2020 il prelievo idrico complessivo sia dell’acqua minerale naturale che dell’acqua necessaria per il funzionamento degli stabilimenti è stato di 5.918 megalitri. Il 100% delle acque prelevate proviene da acqua sotterranea, dove viene rispettato il naturale ciclo di ricarica. Entro il 2025 il Gruppo svilupperà progetti per aiutare la natura a trattenere più acqua di quanta l’azienda ne utilizza, con un impatto rigenerativo positivo sul ciclo idrologico. Tutti i progetti saranno misurati attraverso la metodologia Volumetric Water Benefit Accounting (VWBA) del World Resources Institute, che assicura coerenza nell’analisi delle attività di gestione delle acque garantendo che tali attività siano mirate ad affrontare sfide condivise, attuali e future, nel settore.

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