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19.10.2020

La Fonte della Biodiversità di Acqua Panna

La Fonte della Biodiversità di Acqua Panna
La Fonte della Biodiversità di Acqua Panna

Acqua Panna, il Gruppo Sanpellegrino e Federparchi impegnati in un progetto per la tutela della Biodiversità, quale impegno a favore della sostenibilità ambientale e della lotta ai cambiamenti climatici.

La tenuta di Acqua Panna, un pezzo di meraviglioso territorio Toscano al confine con l’Emilia situato nella zona del Mugello, dove sgorga ed è imbottigliata l’omonima acqua, diventa un laboratorio di ricerca a "cielo aperto" sulla Biodiversità, grazie all’accordo tra il Gruppo Sanpellegrino e Federparchi.

 

Circa 1500 ettari di territorio saranno aperti alla ricerca, grazie ad un censimento e al monitoraggio della fauna e la flora presente nell’area. Un impegno, quello di Acqua Panna che mira a tutelare e valorizzare un territorio che dà origine ad un’acqua minerale che ha conquistato le tavole dei ristoranti più prestigiosi del mondo e sensibilizzare l’opinione pubblica nazionale e internazionale sull’importanza della biodiversità.

 

Il progetto, “La fonte della biodiversità di Acqua panna”, nasce dalla collaborazione del Gruppo Sanpellegrino con Federparchi, per condividere e mettere a sistema le esperienze comuni e raggiungere l’importante obiettivo di divulgare l’impegno a favore della salvaguardia della biodiversità, quale contributo alla lotta ai cambiamenti climatici.

‘‘E’ con estremo orgoglio che oggi annunciamo un importante progetto - afferma Stefano Marini, AD del Gruppo Sanpellegrino –. Da sempre proteggiamo e tuteliamo il territorio da dove sgorga e viene imbottigliata la nostra acqua, così da garantirne quella qualità che la contraddistingue e che i nostri consumatori le riconoscono in tutto il mondo. Grazie alla partnership con Federparchi abbiamo deciso di intraprendere un percorso di monitoraggio e ulteriore tutela della riserva di Acqua Panna, perché siamo convinti che la salvaguardia del territorio e dell’ambiente sia un impegno a favore non solo della flora, della fauna, ma del benessere delle persone e dell’intera vita del Pianeta. Un approccio che sintetizzerei dicendo che la Biodiversità si prende cura della nostra acqua, noi ci prendiamo cura della Biodiversità”.

“L’impegno del Gruppo Sanpellegrino e di Acqua Panna – dice Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi - è un esempio virtuoso di come oggi le aziende possono contribuire attivamente alla salvaguardia degli ecosistemi indispensabili per la vita della flora e della fauna. Per noi, che siamo impegnati tutti i giorni nella gestione dei diversi parchi e delle aree protette, collaborare con le aziende è una grande opportunità, perché ci aiuta non solo nella salvaguardia e nella custodia del territorio e del mare, ma soprattutto ci permette la condivisione di esperienze e la possibilità di utilizzare mezzi per la sensibilizzazione della popolazione”.

 

Un progetto in linea con il goal 15 dell’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) sullo sviluppo sostenibile, che si pone l’importante obiettivo di proteggere e ripristinare gli ecosistemi terrestri: utilizzare in modo sostenibile le foreste, fermare la desertificazione e il degrado del territorio, salvaguardare la biodiversità. Un complesso legame unisce in un delicato equilibrio tutte le componenti biotiche e abiotiche di un territorio. Un ecosistema è tanto più ricco quanto più è ricca e sana la varietà di specie che lo compongono.

 

Agire nel proteggere la Biodiversità è funzionale a rafforzare la produttività di un qualsiasi ecosistema (di un suolo agricolo, di una foresta, di un lago, etc.), permettere la sicurezza alimentare ed energetica, ridurre la vulnerabilità ai disastri naturali (come inondazioni o tempeste tropicali), aumentare il livello della salute all’interno della società, incrementare la disponibilità e la qualità delle risorse idriche, salvaguardare le tradizioni culturali.

 

La Fonte della Biodiversità di Acqua Panna rappresenta un viaggio di ricerca che si pone l’importante obiettivo di monitorare e censire il territorio di Panna, al fine di avere un quadro preciso delle specie di flora e fauna presenti nel territorio. Un Modello Virtuoso di sviluppo imprenditoriale che può fare da guida ad un nuovo modo di fare economia e mercato, sensibile alle esigenze della salvaguardia degli ecosistemi per garantire la qualità della vita delle persone e del nostro Pianeta.

 

Un progetto importante, inoltre,  per la valorizzazione del Made in Italy: far conoscere le qualità ambientali della propria origine permetterà infatti di dare ancora più valore al territorio toscano, negli oltre 150 paese in cui Acqua Panna insieme a S.Pellegrino è distribuita,. Un forte legame con il territorio  supportato anche dal rapporto pluriennale di collaborazione con la Regione Toscana, sancito  dalla condivisione di un Protocollo d’Intesa, per la promozione turistica che ha previsto, tra le varie cose, l’inserimento del marchio Toscana sull’etichetta di Acqua Panna.

 

La Fonte della Biodiversità di Acqua Panna è infine un contributo concreto all’impegno del Gruppo Sanpellegrino a favore del Caring for Water, che si concretizza in azioni volte alla tutela dell’acqua quale elemento fondamentale per la salute delle persone e del pianeta. Non a caso, lo stabilimento di Acqua Panna nel 2021 riceverà la certificazione Aws (Alliance for Water Stewardship) il prestigioso riconoscimento internazionale che promuove una gestione sostenibile e condivisa della risorsa acqua.

 

La riserva di Panna si trova a Scarperia, una quarantina di km a nord di Firenze. Originariamente la tenuta era una proprietà dei Medici, che nel 1427 incaricarono Michelozzo di trasformare la cascina di allora in una lussuosa villa, circondata di orti, giardini e un parco, affiancata da un oratorio. Pare che il nome della tenuta e della località derivasse dai tenui colori dell'intonaco, color "panna" appunto. Nel tempo la tenuta venne usata per l'allevamento e l'agricoltura. Nel corso dei secoli marchesi, conti e nobili si alternarono nella proprietà, fin quando nel 1957 avvenne l’acquisizione da parte della società Sorgente Panna. Nel 2003 avviene infine la fusione della società con il Gruppo Sanpellegrino, il quale ha proseguito l’impegno, tramandato negli anni, volto al mantenimento, all’organizzazione ed al miglioramento degli ambienti naturali e alla realizzazione di colture appropriate.