Preoccupati e demoralizzati, i giovani di oggi sognano l’indipendenza ma soprattutto di poter esprimere il loro valore. Quasi 4 laureati su 10 passano la settimana a lasciare curricula e per far quadrare i conti tirano la cinghia e tagliano le spese superflue. E senza l’occupazione attesa sarebbero anche disposti a fare commercianti, assistenti socio-sanitari e promoter.
Preoccupazione(37%), rassegnazione (16%) e morale basso (13%) sono glistati d’animo più diffusi tra i giovani di oggi e ben un ragazzo su 3 (37%) èstanco di continuare a dipendere e pesare sulla propria famiglia. Tra ibisogni più sentiti, soprattutto da parte dei laureati, c’è la voglia di essere indipendenti (26%) e trovare una stabilità economica (22%). Ben il 38%, tuttavia, ritiene di non essere nelle condizioni di esprimere il proprio valore o di poter dare di più alla società (27%). Ben il 43% dei ragazzi, oggi, passano la settimana a lasciare e inviare curricula in attesa che si muova qualcosa e per far quadrare i conti tagliano le spese superflue (40%) o si attrezzano facendo qualche lavoretto saltuario. E tra i “lavori da ultima spiaggia”, i laureati sarebbe anche disposti a fare il commerciante (32%), l’assistente socio-sanitario (16%) e il promoter (16%).
E’ quanto emerge da uno studio del Sanpellegrino Campus condotto attraverso un sondaggio online su un campione di 10.628 ragazzi, laureati e non, per capirequali sono le loro principali problematiche oggi e come immaginano il loro futuro professionale.