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26.01.2021

“S.Pellegrino Young Chef Academy Monitor 2021”, il primo report dedicato alla comunità gastronomica internazionale

“S.Pellegrino Young Chef Academy Monitor 2021”, il primo report dedicato alla comunità gastronomica internazionale
“S.Pellegrino Young Chef Academy Monitor 2021”, il primo report dedicato alla comunità gastronomica internazionale

S.Pellegrino Young Chef Academy, il progetto internazionale di S.Pellegrino che valorizza la generazione futura di talenti della gastronomia, ha presentato “S.Pellegrino Young Chef Academy Monitor 2021”. Il report, realizzato in collaborazione con Fine Dining Lovers, è parte integrante del programma formativo proposto dall’Academy e si pone l’obiettivo di analizzare la percezione e le opinioni dei giovani chef in relazione alle loro condizioni di lavoro e alle loro prospettive future. La ricerca ha messo in evidenza il desiderio degli Young Chefs di apprendere, confermando l’importanza di programmi di formazione completi, gratuiti e permanenti, come quello offerto dalla S.Pellegrino Young Chef Academy.

Il campione

L’indagine ha coinvolto centinaia di chef in tutto il mondo, individuati fra gli attuali e precedenti candidati al progetto S.Pellegrino Young Chef e attraverso le piattaforme online di FDL, The World’s 50 Best Restaurants, Identità Golose, Alma e Gronda. Circa il 62% dei partecipanti al sondaggio sono giovani chef di età compresa tra i 18 e i 34 anni (il resto degli intervistati è un  executive o un head chef), che lavorano nel settore in media da oltre 8 anni, rispetto alla media di circa 22 anni di servizio dei senior chef.

Aspettative e speranze dei giovani chef

Dall’indagine è emerso che, nonostante l’impatto negativo della pandemia, gli chef under 35 mostrano ottimismo, ma confermano di avere la necessità di sviluppare nuove competenze per affrontare consapevolmente le future sfide di un settore in profondo cambiamento. Sebbene poco più del 30% degli intervistati stia percependo il consueto salario e il 22% risulti non occupato a causa dell’attuale crisi economica, il 56% dei giovani chef (non occupati o che pur lavorando a tempo pieno, sono a reddito ridotto) è fiducioso di trovare presto un nuovo lavoro. Più del 70% è sicuro che lavorerà nel settore negli anni a venire e circa il 60% spera di aprire un ristorante di proprietà in futuro.

Il bisogno di formazione

Anche se più del 64% dei giovani chef intervistati afferma di avere necessità di sviluppare nuove competenze, il 54% partecipa raramente a programmi di formazione o non ne ha l’occasione. Questa condizione, secondo gli intervistati, è principalmente dovuta al fattore economico: per il 67% degli intervistati il costo delle attività di formazione è un elemento discriminante. Le principali aree nelle quali i giovani chef vorrebbero migliorare le proprie competenze sono l’aspetto finanziario di un ristorante, il business management, il marketing e la comunicazione tutti elementi a cui sono particolarmente interessati anche i senior chef.

Il futuro ruolo degli chef

Gli chef intervistati sentono che il settore è giunto a un punto di svolta. Secondo il 47% degli intervistati la pandemia non ha fatto che accelerare situazioni già in atto da tempo come ad esempio lo sviluppo della coscienza ambientale e la necessità di introdurre pratiche sostenibili (circa il 52%) per soddisfare i desideri di un pubblico sempre più preparato ed esigente (45%). Innovativi modelli di business per la ristorazione (23%), maggiori opportunità formative (21%) e maggiori sussidi (19%) rappresentano i cambiamenti che gli intervistati vorrebbero maggiormente vedere svilupparsi dopo la pandemia.

L’importanza della formazione secondo gli chef italiani

Prendendo in considerazione soltanto gli chef italiani, emerge che questi ultimi sono fra coloro che attribuiscono in generale maggiore importanza al tema della formazione rispetto ai colleghi internazionali: per un giovane chef italiano su quattro nuove opportunità formative rappresentano la chiave per superare la crisi. Meno attenzione in questo momento è dedicata al tema dei nuovi modelli di business a cui solo il 13,2 % fa riferimento rispetto al 23% degli intervistati su scala internazionale. 

Comprendere le necessità dei giovani chef

Tom Jenkins, portavoce di S.Pellegrino Young Chef Academy, ha commentato: “Il primo S.Pellegrino Young Chef Academy Monitor rappresenta un importante strumento per comprendere le necessità dei giovani chef. La ricerca ha messo in evidenza elementi di positività, fiducia e ambizione. Ha mostrato che i giovani chef sono desiderosi di apprendere, anche se ostacolati dai costi elevati e da un’offerta formativa non sempre adeguata alle aspettative. Ecco perché è così importante offrire loro un programma completo, gratuito e permanente, come propone l’Academy per i giovani talenti selezionati attraverso il progetto S.Pellegrino Young Chef. L’Academy offre sia a loro sia agli chef con maggior esperienza la possibilità di connettersi e confrontarsi”.

 

Per maggiori informazioni sulla ricerca e la metodologia clicca qui.