Salta al contenuto principale
Ambiente e Territorio

Cos’è la transizione energetica

Cos’è la transizione energetica
Cos’è la transizione energetica
Questo Articolo è

La transizione energetica è un tema di cui spesso si sente parlare, correlato alla transizione ecologica e in generale ai cambiamenti climatici che stanno caratterizzando il Pianeta negli ultimi anni. Ma andiamo più in profondità e scopriamo cosa si intende per transizione energetica.

Definizione di transizione energetica

Per transizione energetica si intende il processo di trasformazione del quadro di soddisfacimento dei fabbisogni energetici verso soluzioni caratterizzate da un ridotto impatto ambientale, con particolare riferimento alle emissioni di gas climalteranti e, più in generale, da una maggiore sostenibilità.

Come si attua la transizione energetica

La transizione energetica costituisce una delle chiavi per interpretare molte delle scelte che vengono prese a livello globale dai governi mondiali in ambito economico, ambientale e geopolitico. La transizione si attua adottando un nuovo modo di produrre e utilizzare l’energia, sostituendo le fonti non rinnovabili come petrolio, gas e carbone con energie rinnovabili più efficienti e meno inquinanti come l’energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica. La transizione energetica implica inoltre l’adozione[EC1]  di soluzioni di cattura e sequestro dell’anidride carbonica, che rendono possibile l’utilizzo sostenibile delle fonti fossili.

Il processo di transizione energetica implica una serie di fasi, tutte strettamente[EC2]  correlate tra loro:

  • Decarbonizzazione: la riduzione delle emissioni di gas serra, in particolare anidride carbonica, derivanti dalla combustione di combustibili fossili. 

  • Efficienza energetica: miglioramento dell'efficienza nell'uso dell'energia, sia nella produzione che nel consumo, per ridurre la domanda complessiva di energia. 

  • Elettrificazione: sostituzione di sistemi a combustione diretta con sistemi alimentati a energia elettrica, spesso prodotta da fonti rinnovabili. 

  • Sviluppo di nuove tecnologie: investimenti in nuove tecnologie per lo sfruttamento delle energie rinnovabili e per l'accumulo di energia. 

  • Modernizzazione delle reti: ammodernamento delle reti elettriche per renderle più efficienti e adatte alla gestione di fonti di energia rinnovabile intermittenti.

I vantaggi della transizione energetica

Una transizione energetica basata sulle fonti rinnovabili può apportare una serie di benefici dal punto di vista economico, sociale e ambientaleNello specifico, adottare fonti di energia rinnovabili:

  • Contribuisce ad abbattere le emissioni inquinanti, e di conseguenza a contrastare il cambiamento climatico
  • Aiuta ad abbattere i costi di produzione per le aziende
  • Crea nuovi posti di lavoro
  • Favorisce lo sviluppo sostenibile
  • Migliora la salute delle persone
  • Salvaguardia l’ambiente e delle risorse naturali

I possibili svantaggi

Se non gestita in modo corretto nel corso delle fasi di produzione e di distribuzione delle fonti di energia rinnovabili, la transizione energetica può portare ad alcuni svantaggi:

  • Sfruttamento eccessivo del suolo per alcune tipologie di impianti (fotovoltaico, solare, eolico)
  • Aumento costi di manutenzione degli impianti
  • Alterazione della fauna acquatica e degli habitat

Verso la transizione energetica in Europa e in Italia

Da anni, i Paesi europei hanno iniziato ad accelerare il processo verso una transizione energetica dell’Unione Europea al fine di rispettare gli obiettivi stabiliti: con gli Accordi di Parigi, nel 2015, 196 Paesi hanno accettato di impegnarsi a ridurre le emissioni di gas serra.

Per procedere più rapidamente verso la transizione energetica, è stato approvato tra la fine del 2018 e la prima metà del 2019  il “Clean energy package” che determina il quadro regolatorio della governance dell’UE per l’energia e il clima funzionale al raggiungimento dei nuovi obiettivi e al percorso di decarbonizzazione entro il 2050.

E in Italia? Il Piano Nazionale integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) per il 2021-2030 rappresenta la proposta italiana di strategia energetica nazionale per raggiungere gli obiettivi di efficienza, riduzione delle emissioni di CO₂ e sviluppo delle fonti rinnovabili sulla base delle indicazioni europee. Si tratta di uno strumento fondamentale verso la strada della decarbonizzazione degli Stati europei.

Secondo il report “Fostering Effective Energy Transition 2024” del World Economic Forum (WEF) pubblicato a giugno 2024, i paesi più virtuosi del mondo dal punto di vista energetico sono quelli del Nord Europa. In particolare Svezia, Danimarca e Finlandia, che si aggiudicano il podio e si mantengono in posizione anche rispetto agli anni precedenti.

Questi paesi sono stati valutati secondo l’ETI, ovvero l’Energy Transition Index, indice che analizza le performance energetiche delle varie nazioni del mondo e il loro livello di preparazione alla transizione energetica. In questa classifica l’Italia si colloca al 41° posto, in ribasso di tre posti rispetto al 2023.

Alcuni esempi pratici

L’uso delle energie rinnovabili non riguarda soltanto le grandi aziende o i centri cittadini: la transizione energetica trova applicazione concreta anche nelle case. Un esempio? L’installazione sui tetti o all’esterno di un’abitazione dei pannelli fotovoltaici, i quali ricevono dal sole energia durante le ore diurne per poi utilizzarla direttamente per produrre calore o utilizzare l’energia elettrica all’interno della casa.

Articolo successivo