Gas ad effetto serra: cosa sono, quali sono e perché sono nocivi
I gas serra sono i gas presenti nell’atmosfera terrestre che producono il cosiddetto effetto serra. La maggior parte di essi ha un’origine naturale, ma esistono anche gas serra di origine antropica. Scopriamo come nascono e il loro ruolo per il Pianeta.
Cosa sono i Gas Serra
I gas serra sono quei gas presenti nell'atmosfera che riescono a trattenere, in maniera consistente, una parte considerevole della componente nell'infrarosso della radiazione solare che colpisce la Terra e che viene emessa dalla superficie terrestre, dall'atmosfera e dalle nuvole.
Da questa proprietà dei gas serra dipende la regolazione della temperatura del pianeta, generando quello che comunemente viene chiamato "effetto serra".
Essi agiscono in modo simile al vetro di una serra: intrappolano il calore del sole e gli impediscono di disperdersi nello spazio, provocando di conseguenza al riscaldamento globale.
Quali sono i principali gas serra
I principali gas serra presenti nell'atmosfera terrestre sono il vapore acqueo (H2O), l’anidride carbonica (CO2), il protossido di azoto (N2O), il metano (CH4) e l’esafluoruro di zolfo (SF6). Oltre a questi gas esiste un'ampia gamma di gas serra rilasciati in atmosfera di origine esclusivamente antropica come i clorofluorocarburi (CFC), i bromofluorocarburi (BFC) e molte altre sostanze le cui molecole contengono alogeni.
Il vapore acqueo è il gas serra in assoluto più importante e riveste un ruolo fondamentale per l’effetto serra naturale; la sua capacità di assorbimento nell’aria è correlato direttamente alla temperatura (si tratta della componente positiva dell’effetto serra che consente la vita sulla terra).
L'anidride carbonica è responsabile per il 5-20% dell'effetto serra naturale ed interagisce con l'atmosfera per cause naturali e antropiche. I serbatoi naturali della CO2 sono gli oceani, i sedimenti fossili, la biosfera terrestre, l'atmosfera. Gran parte dell'anidride carbonica degli ecosistemi viene immessa nell'atmosfera. Un certo numero di organismi, come le piante attraverso il processo di fotosintesi, hanno la capacità di assimilare la CO2 atmosferica.
Il protossido di azoto costituisce una piccolissima parte dell'atmosfera, ed è mille volte meno presente della CO2 , ma quasi 300 volte più potente nel trattenere il calore.
Il metano è il prodotto della degradazione di materiale organico in ambiente anaerobico. La sua concentrazione atmosferica media sta aumentando con un tasso medio annuo valutato tra l'1,1% e l'1,4%.
L'esafluoruro di zolfo è un gas serra che risulta 24000 volte più pericoloso per l'ambiente dell'anidride carbonica. Per questa ragione in Europa sono previste forti limitazioni al suo impiego.
L’origine dei gas serra
I gas serra hanno origine sia naturale che antropica: le emissioni di anidride carbonica dovute all’attività umana sono generate principalmente dalla combustione di carbone, petrolio e gas naturali. Non solo; l’emissione di gas serra può essere causata anche da fenomeni di deforestazione e dall'uso intensivo delle superfici agricole.
Secondo la relazione di valutazione del 2023 redatta dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (in inglese Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC) le emissioni di gas serra risultanti dalle attività umane sono responsabili del riscaldamento di circa 1,1°C rispetto ai livelli preindustriali. Pensiamo ad esempio ad attività come la combustione di carbone, petrolio e gas, la deforestazione e l’allevamento.
Nel 2022 la fornitura di energia ha rappresentato il 27,4% delle emissioni europee di gas effetto serra, mentre i trasporti interni hanno fatto registrare il 23,8%. La restante quota di emissioni proviene per il 20,3% dal settore dell'industria, per l'11,9% dalle attività residenziali e commerciali e dal settore dell'agricoltura per il 10,1%.
I gas fluorurati ad effetto serra
I gas fluorurati ad effetto serra, chiamati anche “F-Gas”, sono sostanze chimiche artificiali utilizzate in numerosi settori ed applicazioni, principalmente come refrigeranti, solventi detergenti e agenti espandenti. La maggior parte di loro contribuiscono al riscaldamento globale. I gas fluorurati non contribuiscono alla riduzione dello strato di ozono, tuttavia la maggior parte di essi presenta un elevato potenziale di riscaldamento globale. Con l’obiettivo di ridurne le emissioni di tali gas, il 20 maggio 2014 in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea è stato pubblicato il Regolamento 517/2014/UE: tale regolamento migliora il contenimento dei gas fluorurati ad effetto serra presenti nell’atmosfera e fissa alcune restrizioni sul loro utilizzo e commercializzazione.
Perché i gas ad effetto serra sono nocivi
I gas effetto serra sono sostanze che contribuiscono alla formazione del noto “effetto serra”, un fenomeno assolutamente normale ed essenziale per lo sviluppo della vita sulla Terra. L’azione dell’uomo, con l’uso frequente di combustibili fossili, altera il normale equilibrio termico del Pianeta, causando il surriscaldamento globale causando il riscaldamento globale.
Una maggiore concentrazione di gas ad effetto serra nell’atmosfera non permette il naturale scambio con l’esterno del calore prodotto normalmente dagli ecosistemi terrestri. Trattenendo all’interno dell’atmosfera tale calore, sulla Terra si registra un conseguente aumento delle temperature, che a sua volta provoca lo scioglimento dei ghiacciai, il riscaldamento delle acque (soprattutto quelle oceaniche), il cambiamento delle stagioni, un aumento delle precipitazioni e aumento della superficie delle zone aride.
Le emissioni di Gas serra nel mondo e in Europa
Secondo gli ultimi dati forniti dal Global Carbon Atlas, una piattaforma creata per esplorare e visualizzare i dati più aggiornati sui flussi di carbonio derivanti dalle attività umane e dai processi naturali al primo posto tra i Paesi al mondo che contribuiscono a immettere nell’atmosfera la maggiore concentrazione di Gas serra troviamo la Cina con 11.903 MT-CO2 (milioni di tonnellate di CO2), seguita da Stati Uniti (4.911) ed India (3.062). In Europa la “maglia nera” spetta alla Germania con 596 MT-CO2, che precede l’Italia con 314 MT-CO2 e la Gran Bretagna con 305 MT-CO2.
Cosa fare per ridurre le emissioni di gas serra
Alla luce di questi dati, per il futuro del Pianeta è fondamentale fare qualcosa al fine di ridurre le emissioni di CO2 serra e combattere così i cambiamenti climatici.
La legge sul clima dell'UE fissa obiettivi giuridicamente vincolanti per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra: entro il 2030 devono essere diminuite del 55% rispetto ai livelli del 1990 e l'UE deve raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050.
Oltre a chiedere ai governi di attuare politiche ambientali efficaci, già nel nostro piccolo la comunità globale può mettere in pratica alcune azioni semplici ma efficaci nella lotta al surriscaldamento globale: ridurre i viaggi in aereo, scegliere strutture alberghiere che abbiano a cuore le tematiche ambientali, preferire auto elettriche o ibride, spostarsi sui mezzi pubblici, in bicicletta o facendo una bella passeggiata a piedi, non sprecare energia, fare la raccolta differenziata, ridurre il consumo di carne e preferire una dieta ricca di alimenti di origine vegetale sono solo alcune delle azioni semplici ed efficaci per contrastare l’emissione di gas serra ed inquinare meno.
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